Il corpo narrante è un progetto educativo che nasce con l’intento di avvicinare i bambini alla pratica dello Yoga con una modalità completamente differente dalla consueta lezione per adulti ossia attraverso il gioco, la favola e il racconto.
Lo Yoga diventa strumento e ausilio all’azione educativa affinché i bimbi possano vivere da veri protagonisti, focalizzando l’attenzione su loro stessi, sulle loro risorse ma anche sugli altri, sul gruppo e sul mondo che li circonda. Partendo dal naturale interesse e curiosità che i racconti e le fiabe esercitano su di loro e sull’importanza che hanno come strumento di crescita, si è pensato di unire l’aspetto formativo dell’ascolto del racconto al piacere del movimento e dell’attività fisica in modo da stimolare il bambino su più fronti fisici e psichici.
Lo Yoga si presta molto bene all’interpretazione di una storia in quanto quasi tutte le posizioni hanno nomi di animali, piante, saggi, eroi ed elementi della natura mentre altre richiamano nel nome il gesto da compiere. Diventa quindi semplice coinvolgere i bambini e proporre favole su cui la loro fantasia può sbizzarrirsi.
A livello fisico creatività e gioco si uniscono per aiutare i bambini a sviluppare la percezione della propria fisicità e del proprio respiro. Interagendo fra di loro e con le istruttrici sviluppano il senso del gruppo, della collaborazione e della socializzazione. In tal modo l’approccio ad una disciplina complessa quale lo yoga avviene in modo naturale, armonico e divertente. I bambini, guidati nella scoperta delle proprie potenzialità fisiche, sperimentano asanas diverse, imparano e memorizzano semplici sequenze che li aiutano a svilupparsi armonicamente e a coordinare mente e movimento. Lo Yoga migliora l’elasticità e la flessibilità, la forza, la coordinazione, l’equilibrio e la consapevo lezza del proprio corpo .Vengono introdotti anche semplici esercizi di respirazione (pranayama) e rilassamento per migliorare la consapevolezza del respiro, calmare la mente e accompagnare il bambino a sperimentare l’ascolto interiore. La rielaborazione finale attraverso il disegno spontaneo aiuta a trattenere ed esprimere le emozioni che la pratica ha smosso e che altrimenti volerebbero via, specialmente nei bambini più piccoli la cui condivisione verbale risulta a volta poco efficace.
Condotto da ELEONORA PELLEGRINI e VANINA TONA